mercoledì 30 maggio 2012

Quanto inquina facebook?


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Negli ultimi giorni mi stavo domandando quanti data center (http://en.wikipedia.org/wiki/Data_center), esistono al mondo. Un data center serve a memorizzare tutti quei dati che, per un motivo o per un'altro, non sono nel nostro personal computer, ma che, per aver la possibilità di accedervi ovunque siamo, vengono "memorizzati" in luoghi a noi sconosciuti. Nei data center appunto.
Se ci cancelliamo da facebook, ad esempio, tutti i nostri dati rimangono memorizzati tant'è, che ad un successivo accesso al social network (con i vecchi dati), noteremo che il nostro diario è rimasto intatto. Foto, post e amici come per un magico incanto sono di nuovo tutti lì. Di nuovo a nostra disposizione. Facebook è un esempio, tanto per darvi l'idea a cosa serve un data center, ovviamente il data center non fa solo questo.
Con l'avvento del Cloud Computing (nuvola informatica), che è la possibilità di avere accesso ai nostri dati senza doverli memorizzare sul nostro pc o mac che sia, la necessità di creare nuovi data center è scontata.

Allora mi sono chiesto quanto un data center possa inquinare. Quanto facebook inquina, quanto il cloud computing ci costerà in termini di CO2 emesso.




Girovagando in internet ho trovato questo sito molto educativo. Ci dice quanto CO2 emettiamo a seconda di quello che facciamo;


ma ho trovato anche l'architettura ecosostenibile che propone di utilizzare il calore emesso dai data center per riscaldare gli edifici. (Il 55% di consumo di energia elettrica per un data center è per il raffreddamento dello stesso);


poi noto con piacere che greenpeace per questa causa si è attivata;


da greenpeace apprendo che alcune aziende alimentano i propri data center con carbone ed energia nucleare mentre altre con fonti alternative.
Meglio le alternative? Sicuramente si perché non emettono CO2. Quindi non inquinano, se per inquinamento intendiamo l'emissione di CO2. Per come la penso io l'inquinamento non è relativo solo alla emissione di CO2 quindi indipendentemente dalla fonte di energia utilizzata è sempre bene consumare il meno possibile anche se è energia proveniente da fonti rinnovabili. (L'energia non è rinnovabile, lo è la fonte. Spesso si fa confusione).

Poi ho letto il post che mi ha illuminato;


la blogger conclude dicendo: "mi sa che ora ogni volta che mi verrà in mente di tornare a controllare-spesso inutilmente-il mio account ci penserò un paio di grammi di volte in più" riferendosi ai grammi di CO2 emessi in più.

Pertanto ho capito che qualcosa la possiamo fare anche noi per consumare meno energia.
E' chiaro, infatti, che la vastità dei data center dipende da quanta memoria si pensa che gli utilizzatori richiedano. Gli utilizzatori siamo noi! allora richiediamone di meno!

Come fare? Qualche idea mi è venuta ma attendo anche suggerimenti

Per quanto riguarda gli account di posta elettronica;

  • svuotare la cartella relativa allo spam
  • svuotare la cartella relativa al cestino
  • cancellare le mail inutili sia in entrata che in uscita
  • non inviare mail con allegati pesanti se non necessario e se c'è la possibilità di incontrarsi fisicamente per lo scambio dei contenuti.
  • controllare l'account se necessario
  • aderire alle catene solo se la fonte è verificata/verificabile

Per quanto riguarda l'account di facebook o dei social network in generale;

  • cancellare i vecchi post che tanto nessuno più guarderà
  • cancellare tutte le foto ed i video dal diario
  • postare con parsimonia

Quindi condividete! Ma con saggezza!
Nel condividere un contenuto (privato), per un periodo limitato nel tempo e poi salvarlo sul vostro hard disk non solo ne guadagna l'ecosistema, ma tutelerete maggiormente anche la vostra privacy.

Propongo quindi di passare dal modello "non cancello quel contenuto perché tanto non costa nulla" al modello "cancello quel contenuto perché inquina" 

Per chi, come me, occupa spazio nel web, può aderire a diverse iniziative che permettono la compensazione dell'emissione di CO2, come ad esempio zero impact.

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